GR Lazio

La Sezione di Colleferro e la Sottosezione di Anagni, hanno realizzato un progetto a livello nazionale ed europeo, che riguarda la tracciatura di un sentiero di montagna dedicato e intitolato al Beato Pier Giorgio Frassati, inaugurato nell’Agosto del 2009.

Gli intenti che hanno mosso la Sezione di Colleferro e hanno determinato la decisione di realizzare il sentiero Frassati,sono molteplici.

Innanzi tutto, la volontà di intitolare il sentiero al Beato Frassati, aderendo al progetto del CAI nazionale, nasce dall’esigenza di sottolineare alcuni aspetti culturali, sociali e formativi che sono espressi e attengono strettamente alla frequentazione e fruizione degli ambienti montani. Trattasi di quell’insieme di valori e d’idee comprensivamente definiti come “Cultura della Montagna” della quale l’alpinista Frassati è stato uno dei più limpidi e concreti esponenti. La grandezza della personalità e dell’opera di Pier Giorgio Frassati, ancora in gran parte misconosciuta, riflette ed esprime appieno quei valori e quelle idee, attualissime e urgenti anche per chi non aderisce agli ideali cattolici che animarono il pensiero e le azioni del Beato Frassati. Il rispetto, la contemplazione e la comprensione degli ambienti naturali, la concreta e reale solidarietà umana, la piena consapevolezza dell’immenso valore e varietà della vita, sono espressioni di carattere universale, colte e sottolineate con vigore dalla figura di Trassati che è presto divenuto il simbolo di coloro che sostengono che la frequentazione della montagna non è fine a se stessa, ma l’estrinsecazione dei valori cui si accennava……Il Sentiero Frassati, quindi, come un preciso punto di riferimento culturale, ma d’altra parte – è qui l’altro aspetto- un preciso punto di riferimento per l’escursionismo e la frequentazione della montagna nella nostra Provincia.

Infatti, il comprensorio del Parco Regionale dei Monti Simbruini e le catene dei Cantari e degli Ernici, attraverso le quali si snoda il sentiero anzidetto, costituiscono una delle zone più ricche ed incontaminate dell’intero Centro-Sud Italia e della dorsale Appenninica. Agli aspetti naturalistici e paesaggistici di grandissimo rilievo (le fonti dell’Aniene, il fiume più pulito d’Italia, la riserva integrale di Faito, le incontaminate faggete sulle pendici del Tarino e del Viglio, i panorami sconfinati del Monte Crepacuore e del Monte Monna, la valle del fiume Cosa, ecc. ecc.) si fondono le valenze storiche e culturali costituite dalla presenza sul percorso dei Santuari della SS. Trinità di Vallepietra e di San Luca, dell’Eremo di Sant’Agnello e della Certosa di Trisulti, siti non solo di carattere religioso e contemplativo, ma storico e sociale ove solo si pensi al pellegrinaggio che annualmente si svolge, e ormai da secoli, al Santuario di Vallepietra.

DESCRIZIONE ITINERARI

Il percorso tocca le più alte vette delle catene montuose degli Ernici e dei Simbruini, attraversa il Parco Regionale dei Simbruini, e tocca i più noti santuari, eremi ed abbazie della nostra regione: il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra, l’Eremo di San Luca in Guarcino, la Certosa di Trisulti. L’itinerario innanzi accennato, quindi, oltre ad attraversare in tutta la sua ampiezza due comprensori montani (Monti Simbruini e Monti Ernici) fra i più intatti e prestigiosi dal punto di vista naturalistico, nei quali è ricompreso il Parco Regionale dei Monti Simbruini con le fonti dell’Aniene e le superbe faggete della riserva integrale di Faito e di Fiumata, le creste sommatali della catena dei Cantari e degli Ernici (Monte Viglio, Monte Crepacuore, Monte Monna), collega il Santuario della SS Trinità di Vallepietra noto in tutto il mondo per il pellegrinaggio che annualmente vi si svolge, e l’Eremo di Sant’Agnello, sito poco conosciuto ma di una suggestione unica e di grande importanza dal punto di vista storico e religioso.

Il tracciato del sentiero si sviluppa in tre tratti, percorribili in tre giorni di cammino: il Sentiero Frassati nel Lazio, per la sua ampiezza e varietà, deve essere percorso dagli escursionisti in tre tappe della durata di un giorno ciascuna; ovviamente è possibile percorrere anche una sola o due delle tappe, poiché i punti di partenza e di arrivo del percorso e delle singole tappe sono comunque situati in centri abitati o in prossimità di strutture di accoglienza turistica.

I° TRATTO/TAPPA

Dal Santuario della S.S. Trinità di Vallepietra (1340m) a Filettino (1037m) per il Monte Tarino (1957m) ed il Sentiero dell’Arena Bianca

Difficoltà: E (escursionistico) – Dislivello: in salita 600 m circa; in discesa 920 m circa – Tempo di percorrenza complessivo: 7 h circa

II° TRATTO/TAPPA

Da Filettino (1037m) al rifugio/bivacco di Pozzotello (1850 m), per il Monte Viglio (2156m) ed il Monte Crepacuore (1997m)

Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti) – Dislivello: 1100 m circa – Tempo di percorrenza complessivo: 7,30 h circa

III° TRATTO/TAPPA

Da Pozzotello (o Campocatino) per le creste sommatali degli Ernici fino a Monte Monna – discesa per il Vallone dell?Agnello e di Capo Cosa fino all’eremo di San Agnello e Guarcino

Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti) – Dislivello: in salita circa 300 m, in discesa 1.100 m circa- Tempo di percorrenza complessivo: 7 h circa.

Note sul grado di difficoltà, tempi di percorrenza e dislivello

La durata del trekking e la lunghezza complessiva del percorso determinano la classificazione di tutta l’attività come EE, ovvero per Escursionisti Esperti, per cui i partecipanti debbono essere in possesso di ottima forma fisica e comprovata esperienza escursionistica.

Referente Sottogruppo

Nicola Caruso 

sito di riferimento: www.caicolleferro.it e foto su pagina facebook https://www.facebook.com/media/set/?set=a.555275561158334.135094.298004526885440&type=3